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Piazza San Gerolamo: arrivano i semafori ma la rotonda è stata chiusa

Non c'è stato tempo di festeggiare per i semafori che si è scatenata la polemica sulla decisione di chiudere la rotonda

Fatto il semaforo, creata la polemica. Piazza San Gerolamo sembra non essere un nodo facile da "sbrigliare" per il comune: se prima scontentava alcuni per la mancanza di un sistema semaforico, ora scontenta altri per l'eliminazione de facto della rotatoria.

Andiamo con ordine. Si tratta della prima piazza urbana per chi arriva a Milano da via Corelli, dunque è attraversata da una strada in cui le auto rischiano di "sfrecciare", facilitate anche - sempre per chi arriva da fuori - dalla discesa del ponte.

La presenza di un oratorio e di varie scuole, però, la rende molto frequentata dai bambini. Di qui l'impegno dei genitori (ma non solo) nel chiedere al comune un sistema semaforico in modo da mettere in sicurezza l'attraversamento della strada da parte dei più piccoli. Impegno premiato: dopo un passaggio in consiglio di zona, ma anche una lunga attesa, il comune di Milano ha provveduto a installare i semafori richiesti.

I lavori sono iniziati il 25 agosto. Il 2 settembre sono stati installati i semafori, accesi qualche giorno dopo. Sono di tipo a chiamata, ma c'è anche un sensore in via San Benigno che fa scattare il rosso se arriva un'auto.

Ma le polemiche non sono finite. I lavori infatti hanno anche "chiuso" la mini-rotatoria che permetteva alla piazza di essere realmente tale, cioè punto di intersezione di strade verso differenti direzioni. L'assessore alla mobilità Pierfrancesco Maran l'aveva già annunciato ad aprile: "E' in valutazione la necessità di precludere anche le svolte oggi consentite a centro strada", scriveva in una lettera ai genitori.

La chiusura della rotatoria rende scontente le persone che, dal centro, la usavano come ultima possibilità di svolta a sinistra verso Città Studi, prima del rilevato ferroviario; e per chi, al contrario, proveniendo da Città Studi la usava - attraverso via San Benigno - per andare fuori Milano, sempre con svolta in direzione sinistra.

Il risultato è che via San Benigno è ora praticamente deserta (non la usa più nessuno), mentre in via Ajaccio (la parallela più centrale) il traffico è notevolmente aumentato. Su Facebook, nel gruppo "Piazza San Gerolamo Milano", creato da chi voleva il semaforo, le polemiche sono divampate.

La particolarità - per fortuna - è che, salvo le solite eccezioni, non c'è contrapposizione tra chi voleva il semaforo e chi non voleva la chiusura della rotatoria. Tutti riconoscono la doverosità di proteggere l'attraversamento dei più piccoli, e chi per questo ha combattuto precisa di "non avere mai chiesto la chiusura della rotonda". Scelta che in effetti è riconducibile agli uffici tecnici e/o all'assessore Maran. A cui, in tempi brevi, arriverà un altro pacco di firme. Questa volta per riaprire la rotatoria, pur salvaguardando i nuovi semafori.

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