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Cantiere M4. Maran: “Avanti con i lavori, metro fondamentale per l’ambiente”‏

Così l’assessore alla Mobilità e ambiente Pierfrancesco Maran in riferimento alle proteste in corso Indipendenza

"Un piccolo gruppo di attivisti ha fisicamente bloccato i lavori per la M4. L’unico risultato, paradossale, sarà quello di ritardare la realizzazione di una nuova linea metropolitana che consentirà alla nostra città di avere una mobilità più sostenibile". Così l’assessore alla Mobilità e ambiente Pierfrancesco Maran in riferimento alle proteste (secondo giorno di proteste) in corso Indipendenza (VIDEO DELLE PROTESTE). 

"La metropolitana - scrive nella nota - è l’opera ambientale più importante di ogni città; spiace a tutti intervenire sugli alberi ed è evidente che per realizzare una linea in alcuni punti è necessario. Tuttavia da un anno siamo impegnati in un confronto pubblico con imprese, associazioni, comitati e assemblee di cittadini per valutare insieme i progetti e ridurre l’impatto dei cantieri". 

"L’area specifica di corso Indipendenza - prosegue Maran - essendo vincolata, ha necessitato di approvazioni ulteriori da parte di Regione e Sovrintendenza, segno che sono state fatte tutte le iniziative possibili per minimizzare l’impatto del manufatto (che ospiterà uscite di sicurezza e impianti di areazione) da realizzare nell’area. Questa cantierizzazione è nota da prima dell’estate: abbiamo lavorato molto per salvaguardare il doppio filare laterale, che rappresenta l’elemento di maggior pregio, e abbiamo quasi dimezzato il taglio di alberi, passando da 45 a 26 interventi. Nei prossimi giorni si interverrà su 16 alberi e successivamente si vedrà se c’è la possibilità di salvaguardarne altri, come avvenuto per tutte le cantierizzazioni". 

"Il lavoro di questi mesi - conclude l'assessore - è stato principalmente orientato all’obiettivo di rendere compatibile il manufatto con la permanenza del doppio filare esterno, che è sostanzialmente salvaguardato. È evidente che una protesta nel giorno dell’esecuzione dei lavori non può modificare il progetto. Ricordo infine che al termine dei lavori ripianteremo gli alberi, con un aumento del 20% rispetto agli attuali. A Milano si costruiscono metropolitane da 60 anni. La tecnologia oggi ci consente di ridurre di molto gli impatti rispetto a quanto avvenne con M1, ma non può azzerarli: in prossimità di stazioni e manufatti è necessario aprire cantieri, che possono comportare qualche disagio. Come accaduto per M5 il nostro impegno è quello di consegnare l’opera nei tempi, se non in anticipo rispetto agli 88 mesi di lavoro previsti”. 

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