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Le ville Aler del Lambretta saranno vendute all'asta (in blocco)

Sono nove le unità coinvolte dal bando Aler appena pubblicato. L'asta l'1 marzo, base otto milioni: ma se dovesse andare deserta, forse verranno frazionate

Il collettivo Lambretta le aveva occupate: poi era stato sgomberato, ma le aveva (in parte) rioccupate. Sono le villette Aler di piazza Ferravilla e via Del Sarto. Fin dal primo momento si erano contrapposte due voci: i ragazzi del collettivo sostenevano e dimostravano con fotografie e filmati lo stato di abbandono degli stabili. L'Aler ribatteva che le villette sarebbero state oggetto di dismissione: dunque occorreva che restassero libere da qualunque attività.

Ora è stato pubblicato dall'Aler il bando. Si tratta di nove edifici in un unico lotto. La base di partenza è di più di otto milioni di euro. Le offerte dovranno pervenire entro il 28 febbraio (esclusivamente da persone giuridiche) e l'asta si terrà l'1 marzo. In origine (2009) si erano previsti lavori di ristrutturazione per tutte le unità, ma solo una era stata effettivamente ristrutturata (di 175 mq, per una spesa di circa 700mila euro) per poi assegnarla al presidente del tribunale Livia Pomodoro (secondo quanto scrive il Corriere).

Loris Zaffra, presidente di Aler, sottolinea che usare questi edifici per assegnarli come case popolari "sarebbe una follia" visti gli alti costi di ristrutturazione. Il timore è che il bando vada deserto: in futuro quindi si prevede già di venderle per lotti divisi, contando su possibili acquirenti privati.

Si tratta di ville in stile liberty costruite a metà degli anni '20, di particolare pregio architettonico: alcune sono vincolate dalla sovrintendenza.

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