Al Parco Lambro il primo percorso di agility dog
Lo chiede il consiglio di zona 3 con una delibera bipartisan: un percorso attrezzato e "senza gabbie". Rossin (Pd): "Speriamo che nessuno lo usi per scopi illeciti o facendo male ai cani"
Al parco Lambro presto potremmo vedere il primo percorso attrezzato per l'agility dog. Un percorso con ostacoli adatti ai cani, per farli muovere e allenare, diverso dalla solita area cani recintata che, spesso, non consente un vero movimento dell'animale. Il consiglio di zona 3 si è espresso con una delibera proposta da Sara Rossin (Pd), presidente della commissione sport e benessere, su sollecitazione in parte di Federico Santoro (Pdl).
Delle due aree già usate per lasciare liberi i cani, è stata indicata quella limitrofa a via Don Calabria perché meno frequentata dalle persone, più pianeggiante e con più zone ombrose. Inoltre non è lontana dalla fermata di Ciminano della M2. L'altra, limitrofa al fiume Lambro e a via Feltre, è apparsa meno adatta. Ci sarà comunque bisogno di qualche lavoro preliminare, come la pulizia del sottobosco e la creazione di un vialetto d'accesso vicino alla scalinata già esistente.
Sarebbe il primo percorso pubblico per l'agility dog a Milano. Tempi e costi non sono stati perfettamente definiti anche perché di competenza dell'amministrazione centrale: la richiesta è stata infatti inoltrata, dopo la votazione bipartisan in consiglio, a Chiara Bisconti (assessore allo sport e benessere) e Pier Maran (assessore al verde). I due assessori, in via informale, si sono già mostrati disponibili a prendere in considerazione la proposta.
"Vogliamo utilizzare per tante cose diverse gli spazi a nostra disposizione", dichiara Sara Rossin a MilanoToday. "Il criterio di base è che non siano aree recintate: al parco Lambro non vorrei 'gabbie'. Inoltre i cani sono spesso sacrificati a Milano, le aree a loro dedicate sono spesso troppo piccole per un vero movimento dell'animale".
"Il consiglio di zona 3 - aggiunge Federico Santoro - si pone all'avanguardia sul discorso del benessere degli animali con questa area di verde pubblico aperta a tutti e specificatamente attrezzata per i cani".
Resta una preoccupazione: che il percorso sia utilizzato per scopi illeciti oltre che dannosi per i cani, ad esempio per addestrarli con la violenza o per scopi che non hanno nulla a che vedere col benessere degli animali. La Rossin a questo proposito spiega che "contiamo sul senso civico di chi la usa e di chi la vede. Al parco Lambro ci sono le guardie ecologiche volontarie: speriamo che chi si accorge di un uso improprio dell'area le contatti o chiami i vigili per segnalarlo". In delibera è stato scritto nero su bianco: si chiedono infatti anche cartelli che ricordino che 'è vietata ogni forma di violenza sia fisica che verbale verso i cani e sono vietati i giochi che possono stimolare forme di aggressività', come quelli apposti in aree dello stesso tipo nelle altre città europee".